Non è la prima volta che si scrive su casi di mascherine irregolari. Dai primi mesi della pandemia di Coronavirus ad oggi, sono tantissimi i sequestri effettuati dagli enti di competenza. Uno, tra i sequestri più recenti, ha disposto l’immediato blocco dell’utilizzo e il richiamo di 12 modelli indicati dalla Procura. Attualmente sono stati bloccati 65 milioni di pezzi depositati in alcuni centri di stoccaggio, ma il fatto è sicuramente di entità maggiore.

Sono infatti 250 milioni le mascherine importate dalla Cina che non rispondono, di fatto, agli standard di sicurezza europei e anzi, risultano avere una capacità filtrante dieci volte inferiore rispetto a quella dichiarata in fase di produzione e consegna. 250 milioni di dispositivi contraffatti e non filtranti che, nei primi sette mesi della pandemia, sono stati distribuite in tutta Italia, specificamente a medici, infermieri, personale socio-sanitario, ospiti delle Rsa e pazienti ospedalieri. 

L’inchiesta per frode

I dispositivi non idonei sono stati acquistati nei primi sette mesi della pandemia dalla struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri e hanno ricevuto la validazione da parte del Cts. Dopodiché, da luglio 2020, tutti gli acquisti dall’estero dei Dpi sono stati azzerati.

E il pm titolare dell’indagine, Paolo Ancona, se all’inizio delle indagini aveva ipotizzato il reato di frode in commercio, ora sta valutando quello di frode in pubbliche forniture, con la struttura commissariale di Arcuri che si costituirà come parte lesa.

Nel frattempo, dalle direzioni generali regionali sono partite le circolari urgenti in cui viene chiesto alle Asl, agli enti pubblici e privati sanitari di verificare se sono ancora presenti negli stock dei dispositivi appartenenti ai 12 lotti specifici, con obbligo di bloccarne immediatamente l’utilizzo.

I 12 Modelli bloccati  

·      Facciale scyfkz kn95 gb2626~2006 filtrante ffp2 s/valvola dpi monouso;

·      Facciale (unech kn95) filtrante ffp2 s/valvola dpi monouso;

·      Facciale (anhui zhongnan) filtrante ffpz gb2626-2006 en149 s/v al vola dpi monouso;

·      Facciale (jy-junyue) filtrante kn95 gb/2626-2006 en 149 ffp2 s/valvola dpi monouso;

·      Facciale (wenzhou xilian) filtrante ffp2 kn95 gb2626-2006 en 149 s/v al vola dpi monouso;

·      Facciale {zhongkang) filtrante ffp2 kn95 gb2626″2006 en 149 s/v al vola dpi monouso;

·      Facciale wenzhou huasai filtrante kn95 gb/2626-2006 en 149 ffp2 s/valvoladpi monouso;

·      Mascherine filtranti wenxin ffp2 – kn 95 prodotte dalla tongcheng wenxin labor protection products co. ltd;

·      Facciale – mascherine filtranti bi wei kang® ce 1282-9600 type filter respirator prodotte dalla yiwu biweikang labor protection product co. ltd;

·      Facciale (simfo kn95 – zhyi- surgika) filtrante ffp2 dpi s/valvola dpi en 149 monouso per protezione, distribuite dalla società surgika srl con sede in lev ane bucine (ar);

·      Facciale (wenzhou leikang) filtrante ffp3 s/valvola en149, prodotte dalla wenzhou leikang medicai. tecnology co.ltd;

·      Facciale (xinnuozi) filtrante ffp3 s/valvola gb2626-2006 en149, prodotte dalla haining nuozi medical equipemen’t co. ltd.

Ma come fa un consumatore a capire se una mascherina è sicura?

Al momento di sono due certezze: la prima è che si sta vivendo una pandemia; la seconda, non per importanza, è che bisogna proteggersi in modo sicuro. Innanzitutto, si consiglia al consumatore di acquistare Made in italy, inoltre ci sono diversi fattori da analizzare, tra cui:

-La competenza del rivenditore;

-La dichiarazione di conformità;

-I risultati dei test in laboratorio.

Martinelli è consapevole dell’importanza dei dispositivi di protezione individuale e per questo motivo di accerta della qualità dei suoi prodotti, costantemente!

Fonte: Repubblica